Jelena Todorovic

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eventi

RossoCinabro – 2015 – Roma

WHEN THE VIEWER

when the viewer

RossoCinabro, Roma

Gli artisti amano l’associazione mentale, la franchezza d’intenti e sono sensibili nell’intuire il sentire contemporaneo. Oggi viviamo in una società stressata ed eccitabile, una società formata da singole individualità in costante ricerca di autonomia. Questo è un cammino chiaro e incontrovertibile. La globalizzazione fa il resto, provocando forzate nuove relazioni e convivenze. Questa situazione può essere fonte di resistenza se non si coltiva la più grande capacità dell’essere umano: il dialogo. Questa esposizione è un invito ad un dialogo sia tra artisti che tra artisti e lo spettatore e poco importa se lo sguardo non rispetta l’idea tradizionale. Attraverso la ripetizione, l’accumulazione o le molte trasformazioni, la sintesi, la memoria, l’occhio realizza il mondo, lo rivela anzi alla sua origine. Gli artisti e lo spettatore insieme possono creare un catalogo dinamico di forze, di stimoli, di volizioni che permette ad ambedue di tornare nuovamente a vedere.


Land-Art 7 – 2011 – Lago d’Averno

Bussate alla porta degli Inferi

Land Art 7 al lago d’Averno,

inaugurazione 21 aprile

La Land Art è un progetto intenazionale che mira a connotare il parco dei Campi Flegrei come spazio artistico a cielo aperto, il sentiero culturale intende valorizzare il potenziale turistico, rurale e coinvolge
l’ambiente, i prodotti locali, e la cultura dell’ accoglienza. Le opere sono prevalentemente realizzate con materiale naturale del posto e offrono la possibilità di costruire nell’ immaginario collettivo una nuova mappa mentale, di un luogo, di una poesia, di un segno di orientamento.
Le opere sono lasciate al ciclo vitale della natura e alla sensibilità dei visitatori, il percorso è visitabile tutti i giorni dalle prime luci dell’alba al tramonto.


Land-Art 2010 – Foresta di Cuma

L’Occhio

Land Art V nella foresta regionale di Cuma,

inaugurazione 25 settembre

Facendo una passeggiata per questa bellissima veduta dei Campi Flegrei , nella foresta regionale di Cuma , a poca distanza dagli scavi archeologici e dal mitico Antro della Sibilla ..mi è venuto da fare questa opera scultorea con le cose trovate nel bosco, ..un occhio costruito con canne di bambù, foglie di palma , rami spinosi ..e inquadrare dal faro posizionato nella foresta, le testimonianze del passato ..dove mito, storia e natura si fondono.

Un sguardo nel passato ..in un epoca storica ..un incontro con gli scavi di Cuma , visti tramite questo occhio gigante ..


Sensazioni 2009 – Paestum

Mostra Internazionale d’Arte Contemporanea

Sensazioni 2009 Paestum,

inaugurazione 30 aprile

Interpretazione attraverso l’arte visiva in un luogo tipico e affascinante come Paestum , ricco di storia , del mito e bellezze naturali . Una unione tra gusto , che forse e il senso più rappresentativo della vita , sinonimo figurato di desiderio e conseguente ricerca del piacere .. ma anche visto come eleganza ..
Unione tra antico e contemporaneo .. un espressione forte e molto contrastante .


Intramoenia febbraio 2009 – L’Incontro

L’Incontro

Mostra del 7 febbraio presso IntraMoenia,

piazza Bellini, 70 Napoli

…. Le cose che accadono nella vita non si riconducono mai solo a se stesse..
Ogni incontro, ogni casualità porta in sé un significato..
L’arte in sé è un incontro in cui la personalità dell’essere si rivela, si confonde e si delinea.
Ciclico è il tentativo continuo dell’essere umano di cercare un equilibrio spesso interrotto dalla mutevole natura.
Un incontro con me stessa..lento e graduale, passo dopo passo.
In un’epoca come quella attuale in cui le cose sembrano cambiare velocemente, in cui la rigidità spaventa e dove la natura stessa è l’esempio più evidente di mutevolezza.
Nell’era dell’usa e getta…..questo aspetto è diventato cosi preponderante che ha fatto la sua apparizione anche nei rapporti con noi stessi.

In questa mostra, ciclico è il percorso che ho voluto delineare attraverso la pittura, dove il segno, il colore e la successione, da sinistra verso destra, sviluppa una serie di rappresentazioni niente altro che la rivelazione nella pura eccezione di sé.
Incontrare, riconoscere, percepire, vivere, (non) morire…. per poi ricominciare.


Palazzo Reale 2006 – Il progetto Illuminato

ATTRAVERSO L’ANIMA

Installazione a Palazzo Reale, Napoli 2006
opera in acciaio e nastri
Jelena Todorovic

In uno dei suoi libri più famosi, Abraham B. Yehoshua descrive la particolare luminosità di Gerusalemme come il fondersi della luce gialla del deserto con quella azzurra del mare, così come avviene per i venti.
Da quella miscela nasce un’ atmosfera unica, irripetibile anche per tanti altri aspetti.
La luce pura acceca ed è cieca: quello di cui abbiamo bisogno va filtrata, addomesticata, in qualche modo inventata.
L’opera della Todorovic vuole ritrovare quella sicurezza che è proprio del focolare domestico, dove l’essenza della vita diviene cerniera attrattiva dell’essere sociale.
ll ritorno all’ancestrale diviene il motivo pregnante per un passaggio che conduca alla base dell’essenza dell’uomo, dove l’intimità, la serenità, la pace, diventano il caposaldo dell’esistenza.
Un viaggio attraverso luoghi, suoni, luci, sensazioni teso al raggiungimento della consapevolezza dell’essere umano.
La luce diviene così un sistema fatto d’intensi rapporti interpersonali, di dilatazione del tempo al di là delle scansioni naturali e, infine,di una cultura sempre più sicura di sé e della propria razionalità, dando così vitalità ai luoghi e visibilità agli individui.
“Lo scheletro d’acciaio è rivestito di nastri che sono in movimento, quasi a volerlo rendere animato.
Ci addentriamo, una sensazione di smarrimento ci assale man mano che proseguiamo nel nostro percorso.
Spifferi d’aria trapassano le pareti, producendo un sibilo, un respiro, quasi a sembrare un organismo vivente, pulsante.
Procedendo abbiamo la sensazione di essere osservali; vediamo tanti occhi illuminati intorno a noi che ci scrutano.
Continuo e finalmente giungo in un luogo che mi contiene, e dinanzi a me un albero di ulivo mi accoglie rasserenandomi, finalmente la pace, un ritorno alle radici.”


Premio Michela Padovani 2005 – Real Orto Botanico

Una vita per la creatività

Real Orto Botanico di Napoli,
25 Maggio 2005

Premio Michela Padovani Artisti Emergenti

Una serata attraverso un percorso fisico e mentale dove forme , colori , suoni , immagini , e parole caratterizzano i diversi linguaggi espressivi contemporanei . Arte e creatività come elementi tra fusioni artistici e accostamenti eno-gastronomici .
Un incontro tra le piante rarissime e curate dall’ uomo, nelle serre o all’ esterno, e l’arte nelle varie forme ..
Quadri , dipinti di colori passionali ..rosso fuoco , arancio , fucsia , viola .. e bianco come la purezza .. abbinati a quel verde immenso .. un contrasto .. ma un legame tra ciò che la natura ha creato e ciò che la natura ci trasmette per vivere .. esprimendo come sempre con i colori .. le mie passioni ..i miei dolori ..le mie insicurezze e incertezze ..


Chiesa di San Severo Maggio 2005

Orizzonti

Chiesa di San Severo

Orizzonti, l’arte nel Bacino del Mediterraneo

Maggio dei monumenti 2005

Ogni cosa è come in uno spazio di possibili stati di cose.
Questo spazio posso pensarlo vuoto, ma non posso certo pensare la cosa senza lo spazio.

L. Wittgenstein


Questo spazio religioso/artistico si pone come accadimento sacrale e propulsore di idee, connessione tra appunto l’arte stessa, la storia/memoria e la vita/viaggio. Il gioco di aprirsi a nuovi scenari spaziali non consente soste neppure quando si tratta di allestire opere in una chiesa storica di Napoli. E’ un tentativo di decifrare il mistero e di attivarsi per un’incontro tra culture espressive e refrattarie al mondo assillante dei consumi. Fuori (o ai margini) dalla sicurezza del territorio quindi, l’arte cerca di incontrare spazi, luoghi, lo straniero, lo s-conosciuto spettatore, il “mediterraneo”: l’arte per vivere chiede comunicazione oltre i propri confini spaziali. La vorticosa spirale dei mutamenti epocali (non solo nell’area del mediterraneo), continuamente cangianti, l’intreccio sempre più fitto tra comunicazione ed espressione, il flusso di riti, ide-azioni e di significati, l’aumento quasi incredibile degli scambi in “tempo reale”, di composizioni fantasiose, la possibilità di ricostituire al tempo almeno la memoria degli oggetti, la danza dei referenti su un palcoscenico straniero che si slarga senza sosta e che tende a confondersi con l’infinito, il continuo proporsi ad universale di ciò che prima era dimenticato, particolare è la contemporanea relativizzazione e particolarizzazione di ogni oggetto, il ventaglio sempre più esteso delle possibilità di aprirsi al mediterraneo, la continua gemmazione dell’arte nella conversione della vita, il continuo scomporsi e ricomporsi dei sotto-insiemi oggettuali e la formulazione di nuove prospettive del prodotto dell’arte, il generalizzarsi delle idee, il confluire ed il defluire della vita….nell’arte…. …tutto ciò ed altro ancora, pone tutti questi artisti verso le condizioni per una profonda e irreversibiie trasformazione della propria attivita artistica e della propria vita, quale correlato inevitabile e necessario della trasformazione personale (e non solo dell’oggetto/opera) verso altre terre. E’ cosi non puo aver confine l’arte, che sia locale, mediterranea, nazionale 0 occidentale, americana 0 europea. E’ cosi che l’arte proiettandosi nel “futuro prossimo” ricerca lo straniero, il viaggiatore, lo spett-attore. Cosi anche l’oggetto d’arte e la pittura acquistano significato a partire dal “vuoto/assenza” del proprio territorio. Fare arte nel campo degli accadimenti umani è, in primo iuogo, decisione di non separare il mondo di questi accadimenti da quello degli eventi espressivi, di considerarli, nello svolgimento della ricerca artistica, come un vortice locale del turbinoso continuo mutare della natura umana: ciò implica un’intenzione e passione forte di costruire strumenti per ricercare nell’arte stessa. Ma il fluire epocale obbliga tutti questi artisti a cambiare in continuazione profezie e visioni, perchè le loro materie sono un osservante mutevole di un osservato in continuo movimento (ma, senza una conoscenza dei percorsi espressivi precedenti, senza la precedente storia insita negli oggetti recuperati dal sonno, le tappe inventive non avrebbero senso alcuno per chi osserva). Tutte le tappe evolutive artistiche e le rivoluzioni espressive sulla materia, sull’oggetto testimoniano un mutamento, uno stravolgimento e perfino un capovolgimento di ciò che è accaduto prima: ma, appunto, mutamento, stravolgimento 0 capovolgimento di oggetti, forme e visioni in movimento. L’espressione artistica, contiene memoria e storia, crea ri-scatto: essa deve essere, per sua stessa natura, continuamente ri-creata, attiva, pro-pulsive nell’incessante e maniacale produzione di oggetti (cui l’uomo comune solitamente non da valore).

Duomo di Napoli Maggio 2005

Maggio dei Monumenti

Duomo Maggio dei monumenti 2005

Una mostra collettiva , dove ognuno di noi cerca di rappresentare elementi più significativi ..terra , fuoco , aria , acqua …

Io provo a dare un legame tra aria e acqua ..un incontro tra cielo e mare .. una fusione a completamento dei due ..che spesso si confondono ..

Una vita spesso divisa in due ..una ricerca del prossimo ..respiro che spesso ci manca, e un tuffo nel domani ..


Holiday Inn 2004 – Centro in Arte

Centro in arte

Mostra collettiva

Holiday Inn Napoli

inaugurazione 3 dicembre 2004

Rappresentazione dell’ essenziale , del primitivo , partendo dalla creazione, nascita, esplosione, distruzione, contemplazione, rinascita ..
Attraverso l’arte .. proviamo ad esprimere i nostri sentimenti, a dare una immagine di un luogo, proviamo a trasmettere a colui che guarda un’ emozione. Spesso una semplice immagine, un odore, un suono, ci trasmette un ricordo, una emozione vissuta o magari desiderata.
Bisogna aprire gli occhi e lasciarsi portare ..